Johnny Goodlittle, un commesso aspirante
detective, si trova ad indagare sulla scomparsa di un agricoltore che sembra
svanito nel nulla dopo un incidente d’auto. Un indizio ritrovato sul luogo del
sinistro convince il giovane che la soluzione del mistero si cela in una casa
di cura poco distante, anche se nessuno vuole dargli retta a causa della sua
ostentata ingenuità. Finito casualmente, insieme all’amata Betty e al rivale
Amos, all’interno della tutt’altro che accogliente magione, farà la conoscenza
dell'inquietante Dottor Ziska che pare avere intenzioni poco rassicuranti nei confronti dei tre.
Quando ho
deciso di aprire un blog che ripercorresse idealmente la storia del cinema di
paura, non ero sicuro di voler portare con me, in questo viaggio, anche le
commedie horror. Alla fine ho optato per il sì, perché in fondo la componente
umoristica ha fatto capolino fin dagli albori del genere, dai primi
cortometraggi di Méliès, passando poi per Buster Keaton, come abbiamo già
raccontato. Saranno però le commedie più meritevoli, a mio sindacabile giudizio
ovviamente, a essere recensite o almeno ricordate su queste pagine. The Monster di Roland West rientra nel novero delle eccezioni meritevoli. Ho scelto di recensirla soprattutto per la presenza nel cast del grande
Lon Chaney e poi perché è possibile considerarlo come il primo capitolo di un’ideale
trilogia, comprendente The Bat del
1926 e The Bat Whispers del 1930 diretti
dallo stesso West, dedicata alle “case del terrore”, le “old dark house”, per
dirla all’inglese, come l’omonimo film di James Whale (noto in Italia con il
titolo Il Castello Maledetto) di cui
The Monster rappresenta una sorta di precursore.
Qui abbiamo tutti gli elementi
classici del sotto-genere: un protagonista fifone e pasticcione (almeno all’inizio),
ma di buon cuore e fiero della propria ingenuità, una casa dove avvengono dei
fatti misteriosi o spaventosi, il subdolo anfitrione di turno (che in questo
caso è pure un “mad doctor”!) gentile ed ospitale ma palesemente animato da
cattive intenzioni, tante piccole gag più o meno divertenti, una soluzione
finale affidata più alla fortuna (ma non solo, in questo caso) e l’immancabile
lieto fine. Una ricetta che, condita anche con una spruzzata di giallo, ha
fatto la fortuna di Scooby Doo per dire. Lon Chaney risulta quasi sprecato nel
ruolo del Dottor Ziska, per il quale sarebbe stato adatto anche un
caratterista, ma la sua recitazione è al solito impeccabile e convincente e la
sua presenza nobilita non di poco la pellicola. La componente horror è
assicurata, oltre che dal folle chirurgo a cui presta il volto Chaney, anche e
forse soprattutto dal personaggio di Rigo (lui sì interpretato da un
caratterista, Frank Austin), folle e aggressivo e reso minaccioso dal make up e
dal costume incappucciato. La comicità è all’acqua di rose (tanto per dire il
protagonista prende il diploma di detective per corrispondenza), ma è comunque
piacevole nella sua semplicità.
Non certo imprescindibile,
a meno di essere ultra-fan di Lon Chaney, ma una visione la merita.
Reperibilità: Sufficiente. Esistono
solo una versione DVD americana e una francese che si fregiano di un master ben
ripulito. Il film è inedito in Italia.
Titolo: The Monster
Produzione:
USA (1925), b/n, muto, 86 minuti
Regia:
Roland West
Cast:
Lon Chaney, Gertrude Olmstead, Johnny Arthur, Hallam Cooley
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