In seguito a un misterioso omicidio avvenuto
al Louvre, a Parigi si diffonde la voce che nel museo si aggiri un fantasma.
Sullo strano caso indagano, oltre alla polizia guidata dall’ispettore
Ménardier, anche il famoso investigatore Chantecoq e il giornalista Bellegarde
che però diviene ben presto il principale sospettato da parte delle forze
dell’ordine.
Come abbiamo
già avuto modo di raccontare, la paternità dei primi serial, all’epoca
ovviamente cinematografici e non, come oggi, televisivi, è da attribuirsi a
Louis Feuillade che già nel 1913 diede vita alla mini-serie in 5 episodi di Fantomas, inafferrabile criminale uscito
dalla penna degli scrittori Marcel Allain e Pierre Souvestre. L’opera ebbe un
successo clamoroso, replicato poi da quello di Les Vampires, di cui abbiamo brevemente parlato, che ebbe un’incalcolabile
influenza, a livello estetico, su parecchie produzioni coeve e successive anche
al di là dell’Atlantico. Sull’onda della popolarità raggiunta da questi due esperimenti,
in Francia i film a episodi si moltiplicarono negli anni immediatamente
seguenti. E’ in questo scenario che vide la luce, nel 1927, la prima puntata di
Belfagor, tratto dall’omonimo romanzo
di Arthur Bernède, autore anche della sceneggiatura di questo adattamento
cinematografico. La regia dei 4 episodi in totale realizzati fu affidata a
Henri Desfontaines, attivissimo in patria sia dietro che davanti la macchina da
presa. Per l’occasione venne scritturato, tra i protagonisti, Renè Navarre
acclamatissimo interprete di Fantomas. Il risultato fu un altro clamoroso
trionfo, annunciato, di pubblico e critica. Un prodotto curatissimo, sia dal
punto di vista dello script ricco di colpi di scena a ripetizione, sia dal lato
puramente tecnico, con una regia molto curata, costumi e scenografie ben
realizzate. Certo, siamo molto più dalle parti del mistery e del giallo, ma
ritengo che il film sia apprezzabile anche dai puristi dell’horror innanzitutto
perché invecchiato molto bene. Poi le scene in cui il “fantasma”, nel cuore
della notte, si aggira per i corridoi bui del Louvre valgono la pazienza di
affrontare oltre tre ore e mezza di girato, comunque estremamente godibile.
Desfontaines è bravo nel mantenere un buon ritmo e un clima di tensione e
mistero per gran parte del tempo, grazie anche alla sceneggiatura che coinvolge
(e sconvolge) i protagonisti nella vicenda anche personalmente. Personalmente lo
considero un gioiellino.
Nel 1965 ne venne
realizzata una versione televisiva, Belfagor
ovvero il fantasma del Louvre uno sceneggiato in 6 puntate con una trama
piuttosto rimaneggiata rispetto all’originale che però ancora una volta
riscosse enorme successo in Francia, dove fece boom di ascolti, ma anche in
Italia, l’anno successivo, quando fu messo in onda dalla Rai. Non ebbe la
stessa fortuna, invece, il film Belfagor-Il
fantasma del Louvre uscito nel 2001, con una trama inedita, per la regia di
Jean-Paul Salomè con protagonista Sophie Marceau. Sempre lo stesso anno, il
buon fantasma è stato oggetto di una serie animata per ragazzi, trasmessa anche
in Italia, che recupera alcuni dei personaggi originali del romanzo di Bernède.
Curiosità:
nella mitologia mediorientale Belfagor era la principale divinità di alcune popolazioni
semite della Mesopotamia, identificabile con il Sole. In seguito, per gli
Israeliti divenne invece una figura demoniaca, così come venne poi considerato
anche dal Cristianesimo che lo identificò in un diavolo, precisamente uno dei
sette principi dell’inferno.
Reperibilità: Ottima. Pochi anni
fa è stato restaurato e distribuito in box DVD e Blu Ray anche da noi, insieme
alla versione del 1965. Il materiale offerto è abbondante e, per quanto
riguarda la versione del 1927 si fregia di intertitoli letti con audio italiano
(2 voci: maschile e femminile), ma il prezzo è elevato.
Titolo: Belphégor
Produzione:
Francia (1927), b/n, muto, 216 minuti
Regia: Henri
Desfontaines
Cast: René
Navarre, Lucien Dalsace, Elmire Vautier, Michelle Verly
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